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 Attivit�


 incontri 2012-2013


 

La scarpa negli archivi dei sentimenti

e nelle culture pubbliche

                           

    resoconto delle giornate

 foto


locandina programma

 

Giornate di  studio sulla performativit� degli oggetti

30 novembre - 2 dicembre 2012

 Giardino dei Ciliegi, via dell'Agnolo 5, Firenze

 Da tempo ci occupiamo di archivi dei sentimenti e culture pubbliche, e di questi trattano infatti sia la Scuola delle donne di Duino, ora alla seconda edizione, sia i seminari svolti al Giardino dei Ciliegi.  Recentemente abbiamo cominciato a riflettere sugli OGGETTI, tangibili e di conoscenza, e in quanto Societ� Italiana delle Letterate/gruppo fiorentino e Giardino dei Ciliegi organizziamo � all�interno della Festa della Toscana - un seminario per indagare il senso del comune nel quotidiano, nella politica e nelle culture pubbliche facendo confluire il discorso di storiche, letterate e critiche d�arte in  giornate organizzate in modo condiviso e interattivo.

 

Progettiamo di attraversare alcuni oggetti che nel tempo si modificano e si ramificano nelle rappresentazioni, e in particolare le scarpe, oggetto d'arte, oggetto di studio e oggetto di uso e consumo quotidiano, come dimostrano sia le collezioni di Ferragamo e Gucci nei musei di arte moderna, sia  il Museo della Scarpa aperto da Bata in Canada,  e le performance di Sex and the City e Lady Gaga. Ma l'accostamento dell'archivio alla memoria culturale raccoglie tantissimi altri esempi: le scarpe da contadino dipinte da Van Gogh (su cui dissertano poi Heidegger e Shapiro); la scarpina di cristallo di Cenerentola nella versione in cui le sorellastre si mozzano un piede per indossarla; le scarpette rosse nella favola di Andersen; le "Dancing Shoes" nella poesia di Patrizia Cavalli;  la pantofola rossa di Sisto VI nel racconto di Patricia Highsmith; le "Scarpette rosse" di Joyce Lussu e la montagna di scarpe ritrovate nei campi di concentramento; le scarpe impolverate di chi deve attraversare i tanti checkpoint in Palestina (Adania Shibli); le scarpe di Penelope Cruz  in risposta alle leggi sull'immigrazione in USA; le scarpe di migranti affioranti dai cimiteri marini odierni.

 

Natalia Ginzburg nel 1946, dopo la morte del compagno per sevizie a Regina Coeli, guardando le sue scarpe rotte, si chiedeva quali scarpe da grandi i suoi figli avrebbero potuto indossare, e soprattutto quale via avrebbero scelto per i loro passi. E oggi? La vestizione del piede pu� assurgere a metafora dell�identit�? Quali scarpe per il/la viandante d�oggi? Quali scarpe e  quali passi per una relazione diversa con l�Altro/a nel sentimento del �comune�?

 

Nelle giornate che proponiamo, dai  testi di prosa e di poesia, dalle immagini artistiche e dalle rappresentazioni mediatiche emergeranno  storie e contesti di oggetti diversi che figurano tracce materiali di una memoria individuale e collettiva, e informano un archivio di emozioni, modelli, culture. 

 

La  struttura condivisa e interattiva del Seminario si articola come segue, attraverso le proiezioni, letture di libri e riflessioni che offrono spunti per discorsi sulla scarpa in contesti diversi, e favoriscono la pi� ampia possibilit� di dibattito e intreccio: la vita della scarpa fra moda, status, feticci, investimenti affettivi, testimonianze, memoria culturale e sguardi politici fra ieri e oggi. Il venerd�, alle 16, dopo i saluti della presidente del Giardino Mara Baronti, della Consigliera regionale dell�Ufficio di Presidenza Daniela Lastri, si terr� l'intervento di Stefania Ricci, direttrice del Museo Ferragamo, seguita dall'introduzione di Liana Borghi e Clotilde Barbarulli al percorso che ha condotto al convegno.  Da quel momento il formato consister� di brevi interventi (10-15 minuti); come la performance poetica di  Barbara Serdakowski;  la presentazione di Carol Rama da parte di Roberta Mazzanti; le osservazioni di Jelena Reinhardt sull�oggetto-scarpa di Herta M�ller; accenni di Kiki Franceschi alla mostra da lei allestita per il seminario.  Ci saranno inoltre interventi di Donatella Mei su Fuga dagli Uffizi; di Matilde Tortora con il film breve "Alla ricerca della scarpa perduta"; di Bia Sarasini sul tacco 12; di Laura Graziano sulla Gradiva; e del collettivo Le Acrobate. Interverr� inoltre pi� estesamente sabato pomeriggio Maria Nadotti. Ciascuno di questi interventi sar� intervallato per 20-30 minuti dalla discussione delle partecipanti al seminario sugli argomenti presentati.  In chiusura, domenica  alle 14,30  la Fondazione Ferragamo ci offre la visita alla mostra su Marilyn Monroe.

 

Venerd� 30 novembre

Ore 16,00 - 19,00 inizio convegno

Ore 20,00 Cena sociale (si prega di prenotare)

 

Sabato 1 dicembre

Ore 9,00 � 13,00; 15,30-19

Svolgimento del convegno

Ore 20,00 Cena sociale (si prega di prenotare)

 

Domenica 2 dicembre

Ore 9,00-12,00

Svolgimento del convegno

Ore 14,00

Museo Salvatore Ferragamo (Piazza Santa Trinita 5)

Contatti

Clotilde Barbarulli  barbarulli@tiscalinet.it

Liana Borghi  liborg@cosmos.it

www.ilgiardinodeiciliegi.firenze.it/

www.interculturadigenere.eu/

www.societadelleletterate.it/

www.consiglio.regione.toscana.it/