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Attività
adozioni-iniziative 2011
Adozione oggi
Perché una adozione abbia successo,
occorrono tante cose. La maggior parte di esse, sottoforma di
“requisiti” vengono richieste come “condizioni” all’adottare, e
pesano sulle esili spalle dei genitori adottivi, quasi sempre soli
nell’affrontarle. Il genitore adottivo deve essere una specie di
Superman: dinamico, incorruttibile, sempre pronto a capire,
ascoltare, trovare le soluzioni, decidere per il meglio. Lui il
primo, ovviamente infallibile, terapeuta del proprio figlio
adottivo.
Le dinamiche di un’adozione sono
invece tante e complesse, e sono legate a storie e a segmenti di
storie di cui spesso i protagonisti sono assolutamente all’oscuro.
Talvolta si ha netta l’impressione che adottati e adottandi, figli e
genitori, si muovano all’interno di una storia più grande della
loro, che li comprende e li sovrasta, e di cui non hanno il
controllo né spesso nemmeno la piena conoscenza.
I genitori per esempio, sono quasi
sempre all’oscuro della vera storia del bambino che andranno ad
adottare, così come sono all’oscuro di quanto essa possa pesare
sulla costruzione di una relazione familiare salda e serena. Le
persone adottate sono quasi sempre all’oscuro della loro storia
personale, dei motivi del loro “abbandono”, della loro identità
familiare genetica, di cui sono spesso alla ricerca. Spesso hanno
vissuto traumi, di cui serbano le tracce visibili, che essi stessi
non “riconoscono”.
C’è spesso dolore, legato ad un
passato sconosciuto o che si vorrebbe dimenticare, e insofferenza
verso un presente non sempre facile da gestire e da vivere. Sono
insofferenze e dolori che poi investono, con una forza sconvolgente
ed inaspettata, i genitori, che sono troppo spesso senza strumenti
per comprenderle o modificarle. Non sempre si riesce a fare luce
sulle ombre. Specie se si è da soli.
Occorre iniziare da subito a
lavorare per sostenere la “famiglia adottiva”, intendendo con questo
termine tutti i suoi componenti. Credo che in Italia si faccia
abbastanza per preparare i genitori ad adottare. Ma i bambini
adottati? Chi li segue, li ascolta, li aiuta? Essi non parlano che
attraverso i loro genitori, e questo non è sufficiente ad aiutarli.
Occorre fare di più per prevenire i disagi, molti, che finiscono
spesso per scoppiare nell’adolescenza. Allora molte famiglie
adottive “scoppiano”, ed è troppo tardi per aiutarle. Dobbiamo
muoverci, tutti, prima.
A Firenze abbiamo avuto tre casi di
suicidio, da parte di adolescenti adottati. Ne vogliamo parlare?
Cosa si può fare? Innanzitutto più
sostegno, e più occasioni di incontro per genitori ma soprattutto
per le persone adottate.
E’ per questo che organizziamo
incontri e workshop per genitori e persone adottate, nel nostro
centro di Firenze, al Giardino dei Ciliegi.
Occorre poter lavorare per
prevenire i disagi dei giovani adottati che anche in Italia soffrono
per problemi di identità, mancata accettazione razziale, familiare,
per difficoltà nel percorso scolastico, nell’inserimento sociale,
nelle relazioni affettive. Non tutte le storie di adozioni sono
storie facili, come ci piacerebbe ascoltare. Talvolta, si passa
dalla bella favola dell’adozione, alla più complessa realtà.
E spesso ci si riesce, spesso
genitori e figli riescono ad incontrarsi, e resi forti da una
aumentata comprensione, riescono a riprendere con rinnovato successo
il cammino insieme. In molti casi sono proprio i figli adottati ad
indicare a noi tutti, la strada migliore per aiutarli.
A noi, non resta che ascoltarli e
accompagnarli. E allora impariamo che l’amore da solo non basta. Che
occorrono strumenti, conoscenze specifiche, che ci occorre l’aiuto
di esperti. Che non possiamo procedere da soli. Che genitori e
figli di cuore potranno crescere solo in un villaggio più
consapevole e accogliente.
Per questo mi adopero da anni,
portando mattone su mattone, ansiosa di vederne ultimata la
costruzione.
Per
favore, che sia oggi.
Anna Genni Miliotti
E per questo abbiamo costituito il
Ce.S.A. all’interno del Giardino dei Ciliegi. Un luogo in cui
incontrarsi, scambiare le proprie esperienze, ma anche progettare ed
intervenire per il sostegno alla famiglia adottiva.
Le nostre
proposte per l’anno in corso:
Viaggi nell’adozione.
Progetto in collaborazione con il Centro Adozioni del Comune di
Firenze
Affrontare le tematiche
dell’adozione attraverso la presentazione di libri e la
visione di film.
Incontri trimestrali già in
corso
Coordinatrici Beani Donatella
(Psicologa Psicoterapeuta), Marisa Del Re, Anna Genni
Miliotti.
Info:
ilgiardinodeiciliegi@gmail.com |
“Quello che non sai di me”
Workshop per ragazzi
adolescenti e genitori adottivi (in gruppi separati) sul
tema dei sentimenti, dell’identità e della relazione.
6 incontri a cadenza
quindicinale, per gruppi a num. limitato.
Conduzione e progettazione di
Anna Genni Miliotti (autrice di “Quello che non so di me”,
Fabbri 2007, premio internazionale Giovanni Arpino, e Premio
Castello di Sanguinetto, e finalista premio internazionale
Andersen)
per iscrizioni e info: info@adozioneinternazionale.net |
“Ci vuole un paese”
Incontri sul tema della
ricerca delle origini.
Per famiglie adottive ed
operatori.
Conduzione e progettazione di
Anna Genni Miliotti (autrice di “Ci vuole un paese”, Franco
Angeli editore, Milano 2011
Per info e iscrizioni: info@adozioneinternazionale.net |
“E adesso parliamo noi”
Incontri mensili
sull’adozione per persone adottate guidati da Anna Genni
Miliotti.
Quando: Sabato mattina.
Luogo: Firenze, Giardino dei Ciliegi.
Gli interessati possono
rivolgersi a:
info@adozioneinternazionale.net |
“Mamma di pancia, mamma di
cuore”
Come si racconta la storia
dell’adozione a nostro figlio. Alla fine degli incontri,
verrà redatta una novella da raccontare al bambino adottato.
Le novelle, i disegni, verranno esposti nel corso di una
mostra finale al Giardino.
5 incontri di gruppo,
mensili, a num. limitato.
Conduzione e progettazione di
Anna Genni Miliotti (autrice di “Mamma di pancia, mamma di
cuore” Editoriale Scienza- gruppo Giunti, premio speciale
Pippi all’International Children Bookfair Bologna 2006, per
il suo contenuto sociale)
Per info e iscrizioni: info@adozioneinternazionale.net |
“La mia storia”
Come si costruisce il “Libro
della mia storia”, in cui raccogliere e predisporre tutto lo
spazio necessario perché il figlio adottivo possa
raccontarsi e conoscersi meglio, e costruire il suo spazio
ed il suo futuro, consapevole del suo passato e del suo
presente.
5 incontri mensili.
Progettazione e conduzione di Anna Genni Miliotti
Per info e iscrizioni: info@adozioneinternazionale.net |
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