L’Associazione Rosa Luxemburg ha avuto sede presso il Giardino dei Ciliegi – luogo di accoglienza, di relazione, di elaborazione – non solo per ospitalità, ma per condivisione di idee e progetti, nonché di partecipanti. La nascita si colloca nel 2000, con la Convenzione permanente di donne contro la guerra, ma i suoi tempi di maturazione hanno legami più lontani, nell’agire politico e nella relazione di molte donne. Di fronte alla ‘guerra permanente’ con il suo strascico di sangue e di distruzione, con il restringimento di spazi di libertà e di socialità, l’associazione ha desiderato interrogarsi sui conflitti e sulla possibilità di una politica ‘altra’ nelle riflessioni che misurano la distanza e la vicinanza da Rosa Luxemburg Il pensiero e l’azione di Rosa Luxemburg (1870-1919) offrono l’attualità di una lettura della politica che ancora oggi può aiutare:”Le idee muovono il mondo, sono incarnate, ci appartengono, e creano politica come dimensione di vita”. Il percorso dell’associazione è espresso nel libro uscito nel 2005 con Il Paese delle donne, “Con Rosa Luxemburg. Politica., cultura, impegno contro la guerra, che riunisce seminari e scritti.
Nel 2011 si è verificata la fine della esperienza formale dell’Associazione come racconta la lettera qui riportata:
Care amiche, nella riunione di sabato, insieme a chi – venendo – ha dato riconoscimento ad una pratica di relazione di anni e tenendo conto delle lettere ricevute da chi non poteva (ma voleva) partecipare, abbiamo riflettuto sull’importanza e sulla ricchezza del percorso fatto dall’associazione, dal Convegno di Genova del 2000 fino all’ultimo Seminario del 2007: un percorso di scambi, di confronti, anche di conflitti (agiti), di contributi di pensiero e di esperienza, di intrecci fra generi su tematiche dell’oggi idealmente in vari modi collegate a Rosa Luxemburg, sempre presso il Giardino dei Ciliegi per ospitalità e per condivisione di idee e di partecipanti.
In seguito all’impasse creatosi dopo l’Assemblea del 2009 – che aveva messo in luce concezioni diverse di pratiche e di cariche e come una forbice fra elaborazione e movimento – è iniziato un rarefarsi degli incontri, poi con fra-intendimenti sempre su cariche e modalità di relazione, come è emerso dallo scambio di lettere avvenuto fra noi in preparazione della riunione odierna.
Riprendendo le parole di Luciana B., il progetto che ci legava era basato su di una reciproca capacità di ascolto e di mediazione nell’assenza di ogni forma di prevaricazione e di gerarchia, perciò se non tutte condividono più quella pratica, bisogna prendere atto che l’associazione ha esaurito le sue energie.
Il pensiero teorico di Rosa L., avverso ad ogni dogmatismo, si nutriva anche del “mondo ridente dei fenomeni” con la sua umanità e quindi soprattutto delle relazioni affettive.
Abbiamo così concluso – con amore e con dolore – che, se l’esperienza formale dell’associazione è finita, resta però quel progetto culturale e politico che l’ha determinata: perciò ci piacerebbe poterlo continuare in altre forme, naturalmente sempre e soltanto in una pratica di relazione, nella volontà di – come dice Marisa – “tenere accesa la speranza di una resistenza, e di un persistere dei modi di agire contro tutte le guerre”.
Con questo desiderio vi abbracciamo, Anna P. e Clotilde.
Firenze 8/10/2011
Seminari organizzati:
2001 “Rosa Luxemburg: opposizione alle guerre, impegno morale e intellettuale“
2003 “Nominare e agire il conflitto“
2004 “Politica e conflitto”
Resoconto delle giornate a cura di Anna Picciolini
2007 “Donne e uomini nella politica: rappresentanza, partecipazione, conflitti“